…finalmente sto entrando nell’anfiteatro, dove tra pochi minuti si terrà la presentazione. Una delle prime volte che partecipai ad uno di questi eventi “avveniristici”, mi rimase impressa la scarsa presenza di pubblico. Come già vi ho descritto, le tecnologie di “telepresence” permettono la partecipazione ad eventi e riunioni da qualsiasi parte nel mondo con l’ausilio della realtà virtuale e mixed reality: un “avatar” 3D viene visualizzato come se fossi fisicamente al tuo posto, permettendo anche l’interazione in tempo reale con il relatore e chi ti circonda, grazie alle diverse tipologie di sensori e le speciali telecamere installate in sala. Quindi, indossando il visore e avviando l’app dedicata, tutti i posti risultano fisicamente o virtualmente occupati. Seguo le istruzioni dell’indoor navigation che mi guida velocemente verso la postazione che mi hanno assegnato.
Mi accomodo sulle confortevoli poltrone avvolgenti, che automaticamente si adattano alla mia corporatura e la cupola della sala inizia ad oscurarsi. Quando sono entrato nel “dome” era quasi del tutto trasparente e lasciava filtrare la luce del sole e l’azzurro posizionato nell’ambiente reale grazie a marker virtuali (segnaposto digitali che vengono letti solo dalle telecamere). Sulle loro teste compaiono i nomi ed i “ruoli” in azienda, con una grafica simile a quella dei personaggi nei videogame. Nonostante abbia partecipato a svariati eventi, ancora oggi mi impressiona il livello di perfezione raggiunto che permette una stretta di mano tra i relatori reali e virtuali grazie a particolari guanti “sensoriali” che sono stati sviluppati per le esperienze di realtà virtuale … (continua)