Proseguendo la serie di “focus” sui mezzi del futuro, vorrei parlarvi di alcune delle evoluzioni tecnologiche che cambieranno il trasporto ferroviario. Come sapete i treni si spostano su “carrelli” con ruote poggiate su lunghi binari di acciaio. Il contatto tra le ruote ed i binari genera attrito, aumentando i consumi e limitando la velocità massima. Oggi i nostri treni “AV” viaggiano a 300 km/h con un forte dispendio di risorse economiche, dovute al grande assorbimento di energia elettrica e all’esigenza di una continua manutenzione delle infrastrutture e dei convogli. Proprio gli alti costi di gestione stanno spingendo parte delle compagnie ferroviarie europee a limitare la velocità a 250 km/h con il conseguente aumento dei tempi di viaggio.
La ricerca tecnologica, per ovviare ai problemi sopra descritti, ha sviluppato i convogli a levitazione magnetica MagLev che sfrecciano “volando” a pochi centimetri dalle rotaie. Semplificando molto, il principio fisico alla base di questa tecnologia è la repulsione tra due magneti con la stessa polarità. Tutti almeno una volta da bambini abbiamo provato ad avvicinare i poli uguali di due calamite per percepirne la forte spinta contraria. Per ottenere lo stesso effetto sui grandi treni, come “elettromagneti” vengono utilizzati i superconduttori, poiché producono un campo magnetico più forte a parità di peso. Grazie alla variazione continua di polarità i MagLev possono “levitare” e viaggiare ad una velocità di oltre 600km/h, con un consumo di energia limitato e un livello di rumore accettabile.
I costi di costruzione delle nuove linee sono ancora elevati, ma sia convogli che “binari” richiedono costi di esercizio e manutenzione più bassi. Giappone e Germania sono paesi molto attivi nella ricerca sui MagLev e stanno sviluppando diverse soluzioni tecnologiche per motori e magneti. Anche l’Italia non resta a guardare: dopo la collaborazione con Elon Musk per Hyperloop, tre giovani ingegneri di Treviso hanno presentato il loro progetto “IronLev”. Il brevetto è una rivoluzionaria tecnologia di levitazione magnetica, progettata per funzionare sui comuni binari d’acciaio, senza dover ridisegnare i convogli, né tantomeno installare nuove rotaie. Questa tecnologia permetterebbe di trasformare i carrelli dei treni attuali in “pattini a levitazione magnetica” anche se manca ancora un’idea definitiva sul come spostare il carrello magnetico in prossimità degli immancabili scambi.