FARA SABINA – Quindici anni di sofferenze, dentri stretti, voglia di non mollare per crescere sempre più. Finalmente una coppa alzata al cielo. Sorrisi a 50 denti, occhi sgranati dall’emozione di chi fa parte dell’ASD Sabina Lazio Calcetto; dalle calciatrici alla dirigenza, dall’allenatore al Presidente Federico Martini, che a Qui News racconta il momento più bello da quando è nata la sua creatura: “Mi ricordo che agli inizi, insieme al cofondatore Giovanni Cardone, partivamo la domenica mattina alle 7 con un pulmino tutto scassato per magari andare a fare trasferte e prendere in giro una ventina di gol.. Tornavamo distrutti a casa, a volte anche a mezzanotte.
Di tempo ora ne è passato e questo trofeo appartiene a tutti quelli che hanno creduto nel progetto”. Un successo quello della Coppa Lazio arrivato a Pomezia, in una finale tiratissima contro la Best Villa Aurelia, decisa da un calcio di rigore di Visconti. Una crescita importante e una struttura societaria studiata per grandi ambizioni:

“Questi successi sarebbero impossibili da raggiungere senza collaboratori di livello perchè un team senza l’unità di chi lo compone, non va da nessuna parte: il tecnico Valeria Scattone, il diesse Pietro Di Felice, Tatiana Di Felice, Fabrizio Gamberoni, Gabriele Giampieretti come addetto al campo insieme ad Arturo Dominici, Andrea Placidi come vice allenatore, l’ufficio stampa Laura Prospitti e la parte web affidata a Marco Chiaretti. Il mio ‘grazie’ va a loro – racconta Martini – persone che remano tutte nella stessa direzione per raggiungere un obiettivo. Chi conosce queste realtà, sa cosa c’è dietro: sacrifici non solo in campo, ma anche economici, noi viviamo di sponsor e con questa vittoria – precisa – abbiamo strappato il pass per la fase nazionale e il percorso prevede trasferte costose e anche lontane”.
La voglia di stupire, di scrollarsi di dosso le polveri di squadretta di paese per saltare a piè pari in serie B, con una coppa sotto braccio che significa già tanto.

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