POGGIO MIRTETO – Tin tin tin. Non è il suono che annuncia l’arrivo del treno, ma il rumore di tutte le segnalazioni inviate alle Ferrovie dello Stato. Sei disabile e vuoi prendere il treno alla Stazione di Poggio Mirteto? Non puoi, o meglio, devi fatti aiutare da degli addetti che hanno il compito di manovrare il montacarichi. Ma se questi addetti non ci sono, che succede?
“Domenica e festivi – racconta Carlo, che purtroppo deve fare i conti con una disabilità – c’è solo il capostazione e quindi a suo buon cuore, è lui a dare una mano abbandonando la postazione di lavoro”.
Purtroppo però, la problematica non si esaurisce nel fine settimana. A quanto pare è più di un mese che il montacarichi è inutilizzabile, proprio per mancanza del personale. “Ben tre addetti sono andati in pensione…” sarebbe stata la risposta data dalle Ferrovie ad una signora che aveva denunciato il fatto.
“Abbiamo verificato la situazione – assicura a Qui News il Sindaco di Poggio Mirteto Giancarlo Micarelli – Sappiamo che la competenza è delle Ferrovie, ma è naturale che ci sentiamo chiamati in causa per un servizio pubblico sul nostro territorio che non funziona. Abbiamo comunque contattato e inviato una segnalazione”.
Moduli di reclamo riempiti nella speranza di poter (ri)ottenere un servizio che dovrebbe essere l’abc del vivere quotidiano: garantire la libertà a chi, come in questo caso, si trova impossibilitato a salire su un treno per potersi recare a lavoro, fare una gita, andare a trovare un familiare.
“Per disperazione – commenta una cittadina – dovendo trasportare un trolley pesante ho deciso di percorrere la passerella dei binari. Era scivoloso sono caduta e ho battuto la spalla e ora sto con il tutore. Non mi sembra giusto non poter usufruire di un servizio pur pagando un abbonamento”.
La situazione attuale si è delineata dopo lo smantellamento della passerella di legno (che permetteva il transito tra i binari) dopo un grave incidente dove rimase coinvolta una donna alla quale amputarono una gamba. Ne susseguì la costruzione dell’attuale sovrappasso, al quale però si accede solo tramite scale, e l’installazione del famoso montacarichi.
E a proposito: “Ma sti addetti ce servono o nun ce servono” direbbe Verdone. Perché il paradosso è proprio questo. Chi si reca alla stazione deve affidarsi al personale addetto che non fa altro che attivare un macchinario. È spontaneo invece pensare che, chi voglia utilizzare il montacarichi, possa farlo in completa autonomia, senza – vista anche la qualità del servizio – consegnarsi nelle mani di altri.