Il problema udito è entrato maggiormente nella consapevolezza delle persone come disagio cui porre rimedio. Ci sono meno remore rispetto al passato nell’affrontare la possibile soluzione, probabilmente il fatto che la società ci abbia portato ad essere tutti più tecnologici e a condividere esperienze sui social e su internet. La longevità aumenta e le persone desiderano vivere bene rapportandosi con gli altri. La tecnologia audioprotesica è migliorata fortemente al punto tale che se lo si desidera, esistono Ausili esteticamente invisibili o esteticamente validi; quando la connettività tra dispositivi mulimediali, Tv o Cellulare è necessaria, oggi esistono tecnologie atte a garantire questo tipo di funzionalità. Esistono Ausili dedicati all’iPhone e App dedicate per modificare i programmi di ascolto e regolare il volume. La differenza tra un Ausilio ed un altro, innazitutto dipende dalla filosofia di elaborazione Software utilizzata dalla casa costruttrice, perchè ognuna può avere una sua visione sull’elaborazione del suono ed è per questo infatti che ogni tanto come si può vedere sui giornali, si assiste al lancio di nuovi prodotti che sono in grado di fare questo ed altro.
Ogni casa tramite i suoi brevetti SW cerca di attirare a sè i pazienti migliorando alcune peculiarità dell’ausilio rispetto alle versioni precedenti. Quindi ci sono processori sempre più potenti, in grado di elaborare milioni di operazioni al secondo, per la gestione di 2 o 4 microfoni, estendendo la banda acustica dai 125 Hz fino ai 10 Khz, di migliorare la dinamica acustica fino ai 120 dB, di gestire la connettività in streaming con il televisore o con il cellulare etc.. Un’altra differenziazione che incide molto sul prezzo di acquisto è il numero di bande cioè il numero di suddivisioni in frequenza dello spettro vocale in cui l’Audioprotesista può agire per la regolazione personalizzata sul paziente; si tratta di vere e proprie maniglie di regolazione che permettono di agire proprio su quella porzione di frequenza interessata che possono variare da 2 a 24. Nel prossimo numero approfondiremo il tema… Vogliatevi Bene, parola di Maurizio Serra