Quando una famiglia decide di intraprendere un percorso di valutazione perché nota delle difficoltà nel proprio bambino, entrano in gioco le emozioni più disparate, ansia, paura, dubbi, grossi interrogativi. Può capitare però che le aspettative rispetto ai risultati della valutazione non siano proprio quelle sperate, cui fa seguito una forte condizione di stress e disadattamento. Un modello di studi spiega le fasi che vengono attraversate quando arriva una diagnosi relativa ad un disturbo o una disabilità. Fase di crisi, è il momento in cui ai genitori viene comunicata la diagnosi di disabilità del proprio figlio e può rappresentare un vero e proprio trauma. Fase di adattamento, entrano in gioco gli interrogativi su come affrontare i problemi del quotidiano. Fase di pianificazione, quella della consapevolezza, i genitori comprendono che si può fare di più per il proprio bambino, diventando più competenti possono aiutarlo nel suo sviluppo e migliorarne le condizioni. Fase di attivismo, dell’essere ‘attivo’, il genitore diventa completamente operoso, risoluto, dinamico. Questo è il percorso che, generalmente, la famiglia attraversa quando al proprio figlio viene fatta una diagnosi di disabilità.
Ma il cammino non è sempre facile, come non è scontato attraversare tutte le fasi in maniera lineare e, soprattutto, raggiungere la fase dell’attivismo. Ci sono famiglie che per molto tempo rimangono ‘congelate’ a stadi precedenti senza riuscire a trovare le forze necessarie per andare avanti. Molte volte solo un genitore riesce a guardare verso prospettive più funzionali al miglioramento delle condizioni del bambino, mentre l’altro rimane nella fase della crisi, concentrato in un passato, antecedente alla valutazione, che non tornerà; per questo è fondamentale la complicità nella coppia genitoriale. Molte volte, da soli, non è facile trovare le giuste forze e risorse, risulta quindi necessario ricorrere a un percorso di supporto e consulenza psicologica che possa fornire informazioni, strumenti e strategie per affrontare al meglio le difficoltà.