di ROBERTO PANETTA – POGGIO MIRTETO – Pettirosso, schiacciate a più non posso! Centottanta centimetri di altezza, una mano lunga e affusolata che quando si innalza in aria e colpisce la palla, rende la vita difficile a qualsiasi avversaria, tant’è la forza e precisione che riesce ad imprimere. E pensare che da piccola tutto pensava tranne che fare pallavolo, provando tutti gli sport, dal nuoto alla danza, passando per il tennis. Ma il volley proprio no, neanche a parlarne.
Diana Giometti è una pallavolista in rampa di lancio, di ruolo schiacciatrice, classe 1996. La sua famiglia vive a Torrita Tiberina ma lei scopre la sua passione nella vicina Poggio Mirteto, dove abita il suo ragazzo Luca, e oggi è in forza alla ‘Volley Pisogne’ in serie B1, in provincia di Brescia, con le ‘pettirosso del lago d’Iseo’. L’estate invece si dedica a tempo pieno al beach volley, è qui che sogna in grande avendo già vestito la maglia delle nazionali giovanili. Deve tutto però alla sua migliore amica Alessia Sciommeri. È proprio lei infatti che, nel giugno del 2005, le propone di iscriversi con “Alessia cercò di convincermi in tutti i modi a provare per un anno – racconta Diana a Qui News – per fortuna ho seguito il suo consiglio”. A Poggio Mirteto Diana muove i primi passi, nel ruolo di centrale.
“Quando rivedo qualche filmato di quei tempi mi vengono i brividi perché – sorride Diana – alle prime armi ero impacciata. Negli anni però sono cresciuta tanto anche grazie ai consigli dei coach Gianluigi Giannini e Giovanni Tassi. Le perdevamo quasi tutte ma quando c’era il derby col Passo Corese volevamo batterle ad ogni costo”. Le sue ottime prestazioni non passano inosservate: “Poggio era diventata una realtà troppo piccola e, nel contempo, arrivò la chiamata della Volleyrò Casal de Pazzi di Roma dove ho passato tre anni intensi”. Poi l’inizio di un lungo viaggio, peregrinando per l’Italia in cerca del definitivo salto di qualità. Prima meta Novara, in B2. La stagione successiva ritorno nel Lazio, ad Ostia, in B1; poi ancora la sosta a Rimini in B1, dove viene ‘scoperta’ come schiacciatrice, ma la società a metà anno fallisce. È quindi di nuovo tempo di fare le valigie, questa volta direzione Cuneo in B1, dove arriva l’ottimo traguardo dei playoff.
Ed eccoci al presente. La passata stagione tappa a Verona, sempre in B1. Fino alla fermata a Pisogne, sul lago d’Iseo: “Ho accettato al volo questa opportunità. Abbiamo avuto un’ottima partenza in campionato poi purtroppo siamo incappate in un periodo molto negativo. Il nostro allenatore Marco Bonollo è stato esonerato ed è arrivato il coach umbro Roberto Scaccia. Sono convinta che riusciremo a risollevarci anche grazie all’acquisto di Stefania Okaka (gemella del calciatore Stefano, ndr), mostruosa per la categoria”. Ma è nel beach volley che Diana nutre maggiori ambizioni, sognando le Olimpiadi. “È il mio sport preferito perché è più tattico e ci vuole una mentalità più forte oltre ad avere moltissime responsabilità”.
Un palmares da urlo sulla sabbia, tre campionati italiani vinti (under 18, 19 e 20), più due successi nei trofei delle regioni (under 18 e 20), tanto da meritarsi la chiamata in nazionale. È il luglio 2014 e la Giometti fa parte della spedizione in Portogallo, in coppia con Federica Frasca, per il mondiale under 19: “Un’esperienza indimenticabile – ricorda emozionata -, abbiamo perso ai 16esimi disputando un ottimo cammino”. Il suo grande sogno è quello dell’Olimpiade in Giappone nel 2020. Tokyo, in fondo, dista solo due anni… Daje Diana, ‘schiacciali’ tutti.