di ELEONORA FESTUCCIA/PASSO CORESE – L’istituto Aldo Moro continua ad essere argomento di discussione: nei giorni scorsi gli studenti avevano scioperato e protestato per la mancanza di aule; oggi anche i genitori non nascondono le loro preoccupazioni, soprattutto alla luce di quanto esposto dal Preside durante il Consiglio di Istituto di ieri. Durante la riunione è emersa infatti l’ipotesi di un trasferimento temporaneo di alcune classi che potrebbero essere dirottate nei locali della ex ASL di Passo Corese, in via Gramsci. La proposta è arrivata dalla Provincia durante un incontro congiunto con il Comune e con il Dirigente scolastico, ma non convince in nessun modo i genitori che sono determinati ad opporsi.
La situazione è drammatica ed è stata affrontata con evidente ritardo secondo Lara Scipioni, rappresentante dei genitori presso il Consiglio di Istituto: a quanto pare sono state tantissime le iscrizioni per l’anno in corso, così tante da richiedere un maggior numero di classi. Tuttavia il problema non sarebbe stato affrontato per tempo e ancora oggi sono 3 le aule che “mancano all’appello”. Una vera emergenza, durante la quale i ragazzi dell’indirizzo tecnico-economico sono costretti a ruotare di ora in ora, spostandosi all’interno dell’edificio per poter fare lezione.
Nonostante ciò l’idea della Provincia non è una soluzione accettabile secondo i genitori. Stiamo parlando di locali che pur rappresentando una soluzione provvisoria richiederebbero dei lavori di ristrutturazione ed in ogni caso non rispetterebbero criteri di sicurezza ed antisismici indispensabili qualora si parli di Istituti scolastici. Chiediamo delle strutture adeguate per un uso scolastico e vogliamo una soluzione giusta per i nostri ragazzi; non per chi amministra. L’ideale sarebbe avere i fondi per un ampliamento della struttura esistente, ma se questo non fosse possibile ci sarebbero comunque altre soluzioni auspicabili: l’utilizzo di moduli prefabbricati in un’area idonea, oppure le aule dell’ex liceo, dove oggi si trova la delegazione comunale.
Queste le parole della Scipioni che ben sintetizzano lo stato d’animo di madri e padri decisi a mettere in primo piano la questione sicurezza, senza tralasciare altri aspetti legati ad esempio alla viabilità.
Un momento importante per porsi anche qualche interrogativo in merito ad una popolazione che sta crescendo e che negli anni futuri presumibilmente aumenterà sempre più. Possiamo cavalcare il cambiamento? C’è una classe dirigente in grado di governarlo e di gestirlo prima che si arrivi a parlare di emergenze?
Un elevato numero di iscrizioni dovrebbe essere motivo di prestigio, ma “rimandare a settembre” il problema delle aule senza pensare per tempo ad una soluzione ha mostrato un’impreparazione imbarazzante.