Prende corpo nel cantiere della Legge di Bilancio 2019 l’ipotesi di una “flat tax” declinata su tre aliquote per professionisti e piccole imprese. Dalla misura saranno escluse le società di capitali. Una prima aliquota del 5% sarebbe riservata alle startup; la seconda del 15% alle imprese con ricavi fino a 65mila euro; la terza, fissata al 20%, per i contribuenti con ricavi fino a 100.000 euro. Per ciò che riguarda le coperture, il governo sostiene che la flat tax sarebbe sostenuta dagli introiti della “pace fiscale”, dalla terza edizione della voluntary disclosure, ma probabilmente anche dalla riduzione delle detrazioni fiscali. L’ipotesi di una “pace fiscale”, che in un primo momento prevedeva la possibilità di saldare il debito con il Fisco pagando una percentuale minima dell’importo delle cartelle a ruolo (6,10 e 25%) ora sembra sia stata accantonata per un nuovo progetto articolato su più fasi. Una di queste riguarderebbe la possibilità di integrare le dichiarazioni fiscali con il pagamento di un’imposta compresa tra il 15 ed il 20 per cento del reddito imponibile non dichiarato. La pace fiscale dovrebbe interessare anche i contribuenti che hanno subìto una verifica del Fisco, non ancora sfociata in un vero e proprio contenzioso o che he hanno subìto un accertamento fiscale con la relativa notifica dell’atto. La norma riguarderà anche la definizione delle liti pendenti nei tre gradi di giudizio e il costo sarà variabile a seconda degli esiti dei giudizi. Sono allo studio anche una serie di semplificazioni nell’ambito IVA.
Il meccanismo dello spit-payment si è rivelato penalizzante per i soggetti che lavorano con la P.A. Il meccanismo, infatti, favorisce la formazione di ingenti crediti con forti limitazioni nell’utilizzo come ad esempio l’obbligo di apposizione del visto di conformità per gli importi superiori a 5.000 euro. Si sta dunque pensando all’introduzione di un “plafond” che consenta l’utilizzo dei crediti IVA, con minori vincoli per le compensazioni. Le semplificazioni potrebbero riguardare anche le deleghe F24 utilizzabili in futuro per effettuare il pagamento di ogni tributo. La norma inoltre dovrebbe interessare il “potenziamento” dello statuto del contribuente rafforzando ad esempio il ruolo del contraddittorio preventivo.