di SIMONE IPPOLITI
FIANO ROMANO – Dalla seconda settimana di giugno, in concomitanza con la chiusura delle scuole, inizieranno i lavori di riqualificazione del Parco delle Rimembranze con una durata stimata di 3-4 mesi. L’argomento è stato tema di dibattito tra i cittadini, in primis i commercianti di zona e anche delle forze politiche come il Movimento 5 Stelle diviso però, al suo interno, dalla Consigliera Patrizia Morganti, promotrice di una petizione che boccia in toto il progetto e i Consiglieri Fabio D’Angelantonio, Leila Sorrento, Francesco Montiroli e Solidea Scarafoni, che al contrario, ne condividono l’iniziativa, seppur muovendo più di una perplessità.
A mio avviso è stato fatto un errore politico – afferma ai nostri microfoni D’Angelantonio – non c’è stata una vera condivisione con i cittadini e molti di loro infatti, non avevano nemmeno capito bene in cosa consistesse il progetto. Anche noi inizialmente – aggiunge – pensavamo che i lavori riguardassero la traslazione del parco verso la Scuola De Amicis. Per questo, per fare chiarezza, abbiamo deciso di istituire un’assemblea aperta al pubblico alla quale hanno partecipato anche il Sindaco di Fiano Ottorino Ferilli, la giunta e i consiglieri.
Un progetto che ha seguito un iter urbanistico ben preciso e regolare, come sottolinea sempre a Qui News la Consigliera Sorrento (architetto del paesaggio specializzata in riqualificazione del territorio), ma che secondo alcuni dei Consiglieri dei Cinque Stelle, non è stato in origine condiviso con la comunità – Il progetto in sé per sé è stato approvato, pubblicato e c’è stato il tempo necessario per le osservazioni. Dal punto di vista amministrativo nulla da dire, ma perché un’idea del genere possa essere vincente, il primo passo è quello del coinvolgimento della popolazione.
D’altro canto l’Amministrazione comunale, interpellata dalla nostra redazione, sottolinea quanto fatto per coinvolgere i negozianti di zona – Di recente il piano è stato presentato anche ai commercianti presenti con le proprie attività nell’area oggetto di intervento, con l’intento di coinvolgerli concretamente in un dibattito utile a mantenere un atteggiamento critico – ma positivo – verso il progetto al fine di rilevare le esigenze di tutti i principali fruitori. Un botta e risposta a distanza che però ha come obiettivo unico la chiarezza di comunicazione per il bene comune.
Ma in cosa consiste tecnicamente il progetto? L’area del Parco delle Rimembranze si sviluppa all’interno di due strade che al momento sono percorribili in un unico senso di marcia: Via A. Moro (in discesa) che ospita i negozi e Via L. Giustiniani che nell’idea futura sarà strada percorribile solo a mezzi speciali (ambulanze, veicoli funebri etc). La riqualificazione porterebbe ad una leggera riduzione dell’area del parco, ma con un ampliamento di quella pedonale circostante. Il piano prevede anche una mutazione strutturale con l’eliminazione di circa 30 posti auto: “E dove li faccio parcheggiare i clienti?” è l’interrogativo che serpeggia tra i negozianti di Via A. Moro. Una soluzione che corre sullo stesso binario, come propongono i due consiglieri e come ci conferma l’Amministrazione, è quella di una regolamentazione attraverso interventi quali l’estensione del disco orario ed un maggior controllo da parte della polizia municipale. Interventi, dunque, che consentiranno una maggiore rotazione e, come si auspica, un maggior afflusso di utenti. Meno posti ma molti più utenti che ne usufruiranno nell’arco della giornata.
In aggiunta, la Consigliera Sorrento ci informa della proposta del M5S di creare un “allacciamento” con le zone limitrofe dove molti cittadini parcheggeranno – Non c’è un collegamento con il resto del paese. Sarebbe bene pensare a dei servizi che possano favorire la percorrenza da Piazza Caduti di Nassirya, come ad esempio una scala mobile, pensare ad un’illuminazione adeguata e l’installazione di telecamere per la sicurezza pubblica. Il tutto contribuirebbe a rendere più armonioso l’insieme e far in modo che il progetto di riqualificazione del parco, si sposi nel migliore dei modi con l’area circostante.
Per quanto riguarda le problematiche che potranno presentarsi in concomitanza alla realizzazione dei lavori, la risposta dell’Amministrazione sottolinea che – la viabilità sarà ripensata per ridurre al minimo i disagi attuali e la velocità di percorrenza, sempre nell’ottica di realizzare uno spazio prevalentemente pensato per i pedoni. In ogni caso si avvierà una breve fase sperimentale (circa 6 mesi) che l’Amministrazione condividerà con i cittadini, come sempre, per correggere o potenziare fattori che emergeranno durante la fase di analisi.
Un punto, che però non convince del tutto i Consiglieri del Movimento 5 Stelle, è quello legato ai materiali che verranno impiegati per la pavimentazione – L’area presa in considerazione – sostiene D’Angelantonio – è la cartolina di presentazione di Fiano Romano. È uno dei punti più belli, con il castello sullo sfondo. Una volta addirittura, sia a Piazzale Cairoli sia nella piazza centrale, c’erano i classici sampietrini bianchi di travertino… era uno spettacolo. Ora – precisa – il nuovo progetto prevede, per una parte della pavimentazione, l’impiego di lastre di calcestruzzo precompresse… che non sono proprio il massimo. Gli fa eco la Consigliera Sorrento – Speriamo di riuscire a far cambiare idea sui materiali che verranno adoperati, ma a riguardo, il Comune rassicura che saranno utilizzati materiali pregiati concepiti in continuità cromatica con quella del centro storico.
La cosa è chiara: l’interesse da parte degli intervistati è quello che si possa valorizzare un aspetto del territorio di Fiano Romano – Lo spazio – ci informa l’A mministrazione – è concepito come una passeggiata, ricca di luoghi di sosta che si aprono verso la porta storica di Fiano, la torre del Castello ducale e, sullo sfondo, il Campanile della Chiesa. Le piante rimarranno, saranno eliminate solo quelle pericolose per la pubblica incolumità e alcune di minor pregio. Sarà mantenuto e valorizzato il boschetto di lecci e saranno piantati numerosi esemplari lungo la nuova passeggiata. Il monumento, attualmente isolato e non visibile, sarà messo in risalto proprio rispettandone patrimonio storico e identitario. Chi parla di “deturpazione” semplicemente non ha letto atti né progetto e ha solo cavalcato qualche perplessità legittima e che tra l’altro l’Amministrazione non respinge anzi accoglie, al fine di intervenire ove possibile.