MONTEROTONDO – Un Ingegnere del suono, perché no? È secca ma quanto mai chiara la risposta di Catalin Montanaro, alla domanda di come si immagina da qui a qualche anno. Studente di Ingegneria delle elettrocomunicazioni alla Sapienza è anche Direttore della Smile Orchestra dove fa ballare la gente col suo swing. Ma Catalin si diverte anche a far suonare la frutta. Sì, avete letto bene. Questo ventenne pieno di idee col progetto “Il canto della natura”, ha inventato un dispositivo che in base alle caratteristiche biologiche di ogni frutto, fa emettere dei suoni. Una vera e propria tastiera di banane, mele e quant’altro.
IL PESCE ROBOT – Ma è Loryfish la creazione del momento. Un pesce robot nato nell’ambito del progetto “Acquario 3.0”, realizzato da Catalin e dai ragazzi del team “M&M Ecosistemi & Tecnologia”, formato dagli studenti dell’IIS “Piazza della Resistenza” di Monterotondo. Questo esemplare è stato assemblato in soli tre mesi con la collaborazione della Dott.ssa Antonella Mortaro, che si è occupata della parte biologica. “Vogliamo creare un acquario – racconta Catalin a Qui News – popolato da droni sottomarini. Uno degli obiettivi principali è quello di ricercare sostanze inquinanti nell’acqua, misurare il ph, la temperatura, ma anche quello di esplorare fondali. Con il passare del tempo, vengono in mente varie applicazioni e addirittura – racconta – mi hanno chiesto se fosse possibile utilizzarlo mentre
si pesca!”
MA CHI E’ LORYFISH? Loryfish (si chiama così per omaggiare l’ex dirigente scolastica Loredana Cascelli) è stato selezionato dal team di esperti del Maker Faire di Roma 2018 e rappresenterà l’Italia al Maker Faire di Rochester (USA). L’invenzione, nata tra le vie di Monterotondo, presenta caratteristiche tecniche molto particolari. “È costruito in balsa, materiale molto leggero. Al suo interno sono montati tre servomotori, due più potenti e uno inserito nella coda per creare il movimento an
guilloforme, la classica “S” della nuotata dei pesci”.
EVOLUZIONE – Catalin, come nelle vesti di Geppetto con Pinocchio, ha in mente un quadro chiaro di quello che dovrà essere Loryfish da qui a qualche anno: “L’obiettivo è quello di renderlo del tutto autonomo, dotato di un’intelligenza artificiale che lo renda capace di immergersi, adattarsi all’ambiente che lo circonda e comportarsi di conseguenza in base a dove si trova e a ciò che vede. Di idee ce ne sono molte e pian piano troveremo le soluzioni per far fronte ai problemi oggettivi, come ad esempio la durata della batteria qualora volessimo far permanere Lorysh in mare per lunghi periodi”. Un’invenzione di cui sentiremo parlare e già molte aziende hanno puntato il loro radar su un prodotto che forse un giorno sarà venduto anche al pubblico, ma in questo caso non possiamo parlare del classico pesciolino rosso.