Ogni anno, con l’arrivo della primavera, un pericolo insidioso si moltiplica nei prati e in tutti gli spazzi verdi: chiamato comunemente FORASACCO o grano selvatico è una pianta appartenente alla famiglia delle graminacee che misura circa 1-3 cm ed ha un colore che va dal verde-giallo dorato fino al marrone scuro. Questa spiga nel momento in cui si matura (si secca) ha la capacità di attaccarsi ad indumenti e pelo e, grazie alla sua forma appuntita e una fitta ed ispida zigrinatura riesce ad inserirsi nei posti più impensabili, quali orecchie, occhi, naso, regione interdigitale, organi genitali, ecc. Inizialmente causa dolore, con sintomi riconducibili a testa inclinata, occhi chiusi, starnuti frequenti e più generalmente dolore nel punto di localizzazione dell’insidioso vegetale; successivamente in queste zone si sviluppa un’infezione purulenta dovuta alla conseguente introduzione di batteri.
I forasacchi che riescono a penetrare nella cute, provocando spesso profondi tragitti fistolosi proprio grazie alla superficie dentellata, procedendo sempre in avanti, senza quasi mai poter fuoriuscire in maniera naturale; percorsi lunghi e pericolosi si possono venire a creare anche quando dal naso raggiungono i bronchi e più in generale la cavità toracica, dove possono portare a gravissime infezioni che se sottovalutate, mettono a rischio la vita del nostro cane. Alla comparsa di questi sintomi la prima cosa da fare è recarsi dal veterinario che potrà visitare i cane/gatto e scegliere il percorso terapeutico più appropriato. Particolare attenzione quindi deve essere posta agli animali a pelo lungo, vista la maggiore capacità di trattenere i forasacchi, e magari effettuare tolettature/ tosature preventive che riducano questa possibilità e che facilitino l’ispezione. Non rinchiudiamo il nostro gatto in casa e non rinunciamo alla passeggiata con il nostro cane, ma al rientro con la scusa di una carezza in più, ispezioniamo bene pelo e cute, rimuovendo tempestivamente gli eventuali corpi estranei.

ECCO LA PAGINA DI QUI NEWS NELL’EDIZIONE DEL 10 MAGGIO 2018

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