di SIMONE IPPOLITI / FIANO ROMANO – Ad Andrea quel suo sorriso non glielo toglieva nessuno. Non c’erano riuscite nemmeno quelle tragedie, quei lutti che lo avevano colpito negli ultimi quattro anni. Musicista dell’Arma dei Carabinieri, amava la vita; partito da Serradifalco, paesino in provincia di Caltanissetta e trapiantato qui a Fiano Romano, era diventato un punto di riferimento per molti. Il cuore si stringe, le lacrime difficilmente si trattengono rivedendo un video su youtube di un anno fa; Andrea intona col clarinetto “Unchained Melody”, dedicandola al nipote scomparso due mesi prima. Aveva già suonato per lui, nel giorno dei funerali: “L’importante è che parta la prima nota, poi le altre arrivano da sole”, aveva risposto Andrea ad un amico che, stupito, gli aveva chiesto dove aveva trovato la forza per farlo.

E la musica per lui è stata anche il veicolo di insegnamento per i bambini che compongono la “Junior Band” di Fiano e, molti di loro, tra violini, trombe e quant’altro, si sono innamorati del clarinetto proprio grazie alla passione trasmessa da Andrea. Un amore per quello strumento sbocciato nella sua terra: “Solo un muro ci divideva, abitavamo sulla stessa via – racconta Pasquale musicista e amico d’infanzia – abbiamo suonato da ragazzi per la Banda del paese, facevamo lezione in un chiosco. In anni diversi, ci siamo diplomati al Conservatorio e poi lui è entrato nell’Arma. L’avevo sentito il giorno prima dell’incidente…”. “Uomo solare, socievole, carismatico, con la battuta sempre pronta degna della più celebre commedia all’italiana” così lo ricordano le persone che hanno fatto parte della sua vita. Quella vita scandita dalla divisa, dalla musica, dal ciclismo, ma che vedeva sul gradino più alto del podio Roberta, Alessandro e Eleonora, la sua famiglia. Sempre presente, era coinvolto nelle iniziative delle varie associazioni del territorio e spesso capitava, se lo incontravi per strada, di essere accolto con quel suo amabile e amichevole Disgraziato…!.
Gli scherzi con gli amici, la capacità di non prendersi mai troppo sul serio, come quella volta che senza batter ciglio, indossò una parrucca e ci andò in giro, oppure quando regalò momenti speciali ai bambini, travestendosi da Babbo Natale e facendo con ognuno di loro una foto ricordo. L’ultimo saluto ad Andrea è pieno di dolore.
Ad accompagnare il suo viaggio c’è propria la Banda musicale dell’Arma che intona note tristi, toccanti; un sipario che si chiude sulla vita di un uomo che ha regalato tanto a chi ha avuto il privilegio di conoscerlo. A chi ora, ricordandolo, non potrà che chiudere gli occhi e immaginarlo così, con quel sorriso, che nemmeno la morte potrà toglierli.

ECCO LA PAGINA DI QUI NEWS NELL’EDIZIONE DEL 13 DICEMBRE 2018

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