I nuovi studi sull’alimentazione in età infantile hanno portato alla scoperta che i bimbi hanno una capacità innata di autoregolazione nell’assunzione del cibo. Questo sembra si verifichi già dalla prima infanzia e permette la diffusione e la promozione dell’autosvezzamento.  Se i genitori fossero consapevoli di questa meravigliosa caratteristica spesso eviterebbero di incappare in piccoli errori quotidiani che alla lunga possono causare la diffusione di problemi col peso. Mi riferisco in primo luogo al sovrappeso e all’obesità infantili, che in Italia hanno una delle incidenze più alte al mondo, ma anche a tutte quelle connotazioni emotive e psicologiche che il cibo non dovrebbe avere. Crescere un bimbo che sappia ben rapportarsi col cibo oggi è davvero difficile perché mamma e papà si trovano a dover gestire troppe correnti disturbanti. Prima di tutto la TV con i messaggi pubblicitari sulla giusta merenda; le loro ansie, quelle dei nonni; il confronto con gli altri bambini; le soluzioni veloci che la vita frenetica a volte impone.

È evidente che tutto comincia con la famiglia. Tutti in casa dovrebbero seguire un’alimentazione sana ed equilibrata e dare al bambino solo alternative semplici, senza ricorrere a cibi troppo processati. I genitori dovrebbero, poi, coinvolgere i figli nelle scelte dei cibi e nella loro preparazione. L’indagine dell’Osservatorio “Okkio alla salute” del 2012 ha messo in evidenza invece che molti saltano la colazione, mangiano pochissima frutta e verdura e consumano abitualmente bevande zuccherate e snack confezionati.

Dalla stessa indagine è emersa poi l’inadeguata percezione del peso del proprio bimbo da parte dei genitori. Spesso il fatto di avere appetito è visto come un’indicazione di buona salute ed ecco che il 37% delle madri di bambini sovrappeso o obesi non ritiene che il proprio figlio sia in eccesso ponderale e il 29% non ritiene che la quantità di cibo assunta sia eccessiva. Altro punto fondamentale su cui intervenire è quello della promozione di uno stile di vita decisamente più attivo di quello che i nostri ragazzi seguono attualmente così presi come sono da computer tablet e TV. È bene, invece, che bambini e adolescenti pratichino almeno 1 ora di attività motoria ogni giorno includendo almeno 3 volte alla settimana un’attività sportiva.

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