CAPENA – In una bolla papale di Gregorio VII troviamo la prima testimonianza di quello che oggi rappresenta uno degli scorci più belli di questa nostra sabina medievale: il castello di Leprignano. Quella che oggi compone l’area medievale di Capena, in realtà ne ha costituito le origini. In questa bolla, il Pontefice donava ai monaci di San Paolo Fuori le Mura di Roma una serie di terreni e beni tra cui appunto lo stesso castello di Leprignano. Durante la lotta tra papato e impero, la rocca è stata protagonista, insieme ad altri castelli e proprietà, delle strategie tattiche e militari di entrambi gli schieramenti fino a quando, con Papa Pasquale II, Leprignano torna nelle mani dei monaci. Sempre attraverso le fonti del tempo, scopriamo che in questo luogo era presente, intorno al 1420, una communitas (qualcosa di molto simile agli odierni comuni). È proprio in questo periodo che si assiste nella zona a un aumento demografico.

Pochi anni più tardi, più precisamente nel 1425, il futuro Eugenio IV dà il via a una riorganizzazione delle realtà benedettine con la fusione della comunità di San Paolo Fuori le Mura con quella di Cassino. Questa decisione ebbe ovviamente ripercussioni anche nella gestione dei feudi e delle proprietà dei monaci di via Ostiense. Ritroviamo notizie del castello verso la fine del XVI secolo quando la mattina del 16 novembre 1594 alcuni uomini e donne di Leprignano si recarono direttamente dal Papa. Non si trattava ovviamente di un’udienza quanto di una vera e propria ribellione: si lamentavano infatti del comportamento dei monaci di S.Paolo, ancora padroni del castello.

Alcuni uomini vennero incarcerati ma questo non chiuse la questione. Il malcontento del popolo finì per giungere all’occupazione da parte degli stessi Leprignanesi del loro territorio. Solo nel 1614, quando il monastero rientrò in possesso del castello, venne stipulato un atto di concordia (1617) anche se comunque gli abitanti continuarono a lamentarsi e ribellarsi per tutto il XVIII secolo. Con il passare del tempo Leprignano prese parte alla prima Repubblica Romana e fece parte dell’Impero Francese e con le riforme del 6 luglio 1816 finì per rientrare nel governo di Nazzano insieme ad altri paesi come Filacciano, Sant’Oreste, Ponzano e Rignano. Arriviamo quindi al 3 novembre 1867 quando durante la battaglia di Mentana vediamo leprignani schierati accanto ai garibaldini e a seguito del plebiscito del 2 ottobre il paese, come Roma e tutte le sue province, diventò parte del Regno d’Italia. Nel 1919 il monastero di San Paolo affittò il palazzo alla comunità religiosa locale e nel 1920 la struttura venne invece affittata al comune che lo rese sede del Municipio riservando alcuni locali per la scuola elementare. Questo fino al 1930 quando il monastero decise di vendere la proprietà a privati.

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