FIANO ROMANO – Homo grande et grosso et bello et iustissimo, coronato de virtù et piacevole. Fu questa la descrizione di Pandolfo Nassino, cronista bresciano dell’epoca, riguardo alla figura di Niccolò III Orsini, colui che nel 1493 mostrò a Fiano Romano il Castello in tutta la sua bellezza dopo solo tre anni di lavori sotto la supervisione dell’Architetto toscano Giuliano Giamberti da Sangallo che – come racconta il Professore Giuseppe Ercoli – si è ispirato alla Rocca di Ostia. Storie, aneddoti, ere intere vissute dal Castello di Fiano Romano, vero simbolo del paese.
FAMIGLIA ORSINI – “Niccolò III Orsini era Conte di Pitigliano in maremma e Signore di Fiano (anche di Filacciano e Morlupo). Era uomo d’armi – racconta il Professore Ercoli – Capitano delle milizie della Chiesa e di quelle della Repubblica di Venezia dove ebbe gloria per aver salvato la città da un assalto da parte della Lega di Cambrai. In via del tutto eccezionale, gli fu dedicato un monumento equestre posto all’interno della Chiesa di San Giovanni e Paolo a Venezia. Niccolò III morì nel 1510 e le volontà scritte sul suo testamento erano chiare; voleva essere sepolto a Fiano Romano. Oggi nella Chiesa di Santo Stefano c’è il monumento sepolcrale in marmo; disteso in tenuta d’armi su un sarcofago di pietra”.
IL PAPA A FIANO – È sempre il 1493 una data importante per il Castello e per i cittadini di Fiano Romano: “A fare visita è Papa Borgia (Alessandro VI) che ringrazia pubblicamente Niccolò III per i suoi servigi resi. Fu realizzata un’iscrizione per certificare la visita del Papa e venne posta all’interno della Chiesa Santa Maria delle Grazie che poi però andò distrutta (sorgeva dove oggi si trova l’oratorio). Fu Carlo Menotti nei primi anni del ‘900 a trasferire l’iscrizione nel Castello (era diventato proprietario acquistandolo per 900.000 lire dagli Ottoboni) e a porla lungo la rampa esterna che porta al piano
nobile.
CURIOSITÀ DIETRO LO STEMMA – “Sulla torre quadrata lo stemma personale raffigura un collare di un cane mastino e due mani guantate. Lo stemma che invece troviamo sull’arco d’entrata al Castello, mostra due bastoni di diversa misura che servivano per battere l’aia; anch’esso era uno stemma di Niccolò e lo ritroviamo in uno stipite del portale della Chiesa con la raffigurazione di un’orsa (animale degli Orsini). Da lì è derivato lo stemma comunale che richiama la signoria degli Orsini. LA
STORIA CONTINUA – Nel prossimo numero del 13 dicembre, torneremo a parlare del Castello di Fiano Romano; andremo ad esplorare gli interni e le sue sale. Racconteremo i segreti, le leggende e le verità, come quella volta in cui si svolse un processo ad una presunta strega di Collevecchio. Era il 1528 e il suo nome era Bellezza Orsini…
ECCO LA PAGINA DI QUI NEWS NELL’EDIZIONE DEL 15 NOVEMBRE 2018
Scopri i nostri SPONSOR!
-> Agenzia Immobiliare Sabina
-> Autoscuola Makoo