A partire dal 1° gennaio 2019, tutte le fatture relative ad operazioni tra soggetti dotati di partita IVA residenti o stabiliti in Italia, nonché quelle emesse nei confronti di consumatori finali, dovranno essere emesse esclusivamente in formato elettronico. Rimangono invece esonerati dall’obbligo di utilizzo della fattura elettronica i soggetti passivi che applicano il regime dei minimi o il regime forfettario, mentre i medici sono esclusi se inviano i dati al sistema tessera sanitaria. Inoltre, sono esonerate dalla fattura elettronica anche le fatture derivanti da operazioni intercorse con soggetti non residenti. Ma cos’è la fattura elettronica? Si tratta di un documento informatico creato secondo un tracciato ministeriale standardizzato (formato xml). Al contrario della fattura cartacea, che bastava consegnarla a mano, via posta o via e-mail al cliente dopo averla predisposta, per la fattura elettronica è necessario dotarsi di un software gestionale per la sua compilazione e trasmissione al Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate. Lo SDI è considerabile il postino che successivamente consegnerà le fatture elettroniche al cliente. Come si riceveranno le fatture nel 2019? Si potrà decidere di riceverle o attraverso la PEC o tramite codice destinatario. Il primo caso è piuttosto sconsigliato in quanto il formato Xml è poco leggibile e c’è il rischio di perdere qualche fattura per problemi della PEC stessa mentre il secondo necessità di un gestionale (normalmente in cloud) fornito da una softwarehouse. Entro quanto tempo va emessa (ovvero compilata e spedita) una fattura elettronica? Per il primo semestre 2019 si potrà inviare la fattura entro la liquidazione iva mensile o trimestrale a cui si riferisce l’operazione. Mentre a partire dal secondo semestre ci saranno 10gg. di tempo. Il decreto fiscale 2019 ha previsto, nella prima fase di avvio della F.E., l’attenuazione delle sanzioni applicabili in caso di violazione dell’adempimento. Al termine del periodo di moratoria (30 giugno 2019 per i contribuenti trimestrali e 30 settembre 2019 per i contribuenti mensili), tornerà ad applicarsi il regime sanzionatorio “ordinario”.
ECCO LA PAGINA DI QUI NEWS NELL’EDIZIONE DEL 13 DICEMBRE 2018