PASSO CORESE – Continua la telenovola per gli studenti “trottola” dell’Istituto Aldo Moro di Passo Corese. L’edificio inizialmente individuato di Via Quirina (in passato ha ospitato una palestra e un centro fisioterapico) e definito “idoneo” dal Presidente della Provincia Rinaldi, non sembra invece adatto ad ospitare gli alunni.
Ad anno scolastico ormai inoltrato, si rincorrono le voci anche di un altro stabile al centro del paese (anch’esso di proprietà del Dr. Zonetti) che però non sembra sposarsi più con le casse della Provincia, per costi troppo alti.
E quindi? Alcuni genitori si sono uniti e hanno scritto direttamente al Presidente della Provincia per avere una volta per tutte oltre che a una risposta, “quattro mura” definitive per i propri figli.

Gent. mo Presidente Rinaldi, le scrive il  solito  gruppo di genitori ancor più infuriati , perché a ben un mese dall’inizio delle lezioni,  all’ IIS Aldo Moro di Passo Corese persiste l’increscioso problema della carenza di aule che vede costretti i nostri figli, nonché i docenti e il personale di segreteria,   a continui spostamenti tra la sede centrale e la succursale.  Lo scorso anno credevamo che questa potesse essere una soluzione provvisoria in attesa di un edificio veramente consono ad accogliere la popolazione scolastica. Abbiamo invece appreso,  durante la riunione del Consiglio di istituto che si è svolta ieri, che non esiste a tutt’oggi una soluzione definitiva e che ancora una volta, sig Presidente,  cerca di risolvere il problema proponendo un edificio vecchio e non adatto,  come l’ex CERISS, sicuramente più fatiscente e buio rispetto alle aule parrocchiali di cui usufruiscono ora, a turnazione, gli alunni.  Ci chiediamo, sig Presidente, se lei ha dei figli e se,  in tutta sincerità, sognerebbe per loro un edificio scolastico come quello che ci sta proponendo. Sappiamo, in via ufficiosa, che un privato possiede  uno stabile nuovo,  vicino ad Amazon, che potrebbe destinare ai nostri ragazzi, ma la solita burocrazia renderebbe  impossibile un accordo. Ormai il suo mandato è quasi giunto al termine e allora la preghiamo, sig Presidente, di adoperarsi affinché per una volta, in Italia, ci si possa stupire per ciò che si è riusciti a costruire, anche  in assenza di eventi tragici.

Condividi!

Condividi quest'articolo dove vuoi.