di GIUSEPPE MANZO/AMATRICE – In attesa della sagra degli spaghetti all’amatriciana del prossimo 31 agosto, il Comune e la Pro Loco di Amatrice incassano il successo della sfilata di moda del 18 agosto, con oltre 300 ospiti nonostante le temperature non certo estive. Un evento che segna una svolta perché, a due anni dal sisma del 24 agosto 2016, è Amatrice che organizza, promuove e ospita.
Protagonisti della serata, dietro le quinte e in passerella, gli studenti di ieri e di oggi della scuola di moda di Ascoli Piceno, l’istituto Sacconi – Ceci, un vanto italiano e una concreta possibilità per tanti giovani che cercano un’ottima scuola professionale. Gli indossatori e le indossatrici non solo hanno dimostrato professionalità nello sfilare, ma spesso erano gli autori degli abiti che portavano con orgoglio.
Hanno avuto ragione il sindaco f.f. di Amatrice, Palombini, e la dirigente della scuola, Palanca, ad evidenziare il valore di questi giovani e di questo modello di scuola, che aiuta a costruire il futuro del nostro paese e del made in Italy.
Un plauso agli organizzatori dell’evento e a Spazio Musicale di Giovannini Guerino di S. Egidio alla Vibrata, che ha curato in modo sorprendente e professionale la parte audio-video, le luci e gli effetti speciali.
Una curiosità: si deve ad uno studente indossatore della frazione di Cornillo Vecchio, Emanuele Privato, il felice connubio tra la scuola di Ascoli Piceno e la cittadina di Amatrice, ha raccontato la dirigente scolastica Patrizia Palanca, uno studente che il terremoto non ha fermato, perché in questi ultimi due anni ha continuato a studiare si è diplomato e durante l’evento ha sfilato con il suo abito.
Il terremoto non ha fermato Amatrice e soprattutto non ha fermato i suoi giovani. Un bell’esempio per altre realtà colpite, come la città di Genova alla quale durante la sfilata tutti i presenti hanno idealmente inviato un pensiero solidale.