di ELEONORA FESTUCCIA – PASSO CORESE – Un batticuore che pompa linfa vitale lo accompagna da sempre, si fa sentire ogni volta che va in scena. Daniele Masi, coresino DOC di appena 21 anni, è oggi un ballerino professionista e non può più fare a meno dell’emozione da palcoscenico. Aveva solo 7 anni e già spopolava alla festa di Santa Croce, quando al centro della piazza dava vita ai suoi sketch lasciando tutti a bocca aperta. Così piccino, ma con le idee ben chiare.
“Sono sempre stato attratto dal mondo dello spettacolo, anche quando ero bambino, seppur non ne conoscessi ancora i meccanismi” – racconta ai microfoni di Qui News.
In casa Masi hanno visto così crescere un artista: dal gioco alla passione, dalla passione al lavoro professionistico. Un sogno che per Daniele si sta finalmente realizzando. Ma si sa, i sogni realizzati sono sempre frutto di dedizione e sacrificio e si concretizzano anche per la forza di superare ostacoli, ferite e ginocchia sbucciate.
“Ho iniziato danza quando frequentavo la seconda elementare, ma non è stato facile scegliere di ballare: non nego che ci sono state molte prese in giro da parte dei miei compagni di allora e non mi sentivo completamente libero di esprimere ciò che mi appassionava. I bambini sanno essere molto cattivi” – rivela Daniele con il tono sereno di chi si è preso delle belle rivincite. Ancora oggi sono tanti i pregiudizi che relegano la danza ad un’attività lontana dal mondo maschile ed è l’appoggio della famiglia che in questi casi deve giocare un ruolo fondamentale, come è stato per Daniele.
“Ho trovato tanta forza nei miei genitori che mi hanno sempre appoggiato, hanno creduto nei miei sogni ed hanno lasciato che ci credessi anch’io. Per questo non finirò mai di ringraziarli abbastanza. Non tutti hanno questa fortuna; ho conosciuto miei coetanei che amavano la danza, ma sono stati ostacolati anche dai genitori. Ne ricordo uno in particolare, era un vero talento e non poteva danzare perché i famigliari pensavano non fosse la strada giusta per un figlio maschio”.
Non solo ferite, ma soprattutto tante cose belle e un mare di soddisfazioni – “Dai 14 anni mi sono professionalmente trasferito a Roma ed ho intrapreso un bellissimo percorso di studio e professionale con dei grandissimi ballerini. All’epoca ero iscritto a due scuole; una di queste era l’Accademia di Raffaele (Paganini, ndr) e, dopo averla frequentata per un triennio, ho potuto intraprendere la carriera da professionista. Sono seguiti spettacoli e tour che mi hanno dato davvero tanto. Ho avuto la fortuna e l’onore di studiare affianco a grandissimi nomi della danza come Luigi Martelletta, Elisabetta Terabust, Natalia Titova e con lo stesso Raffaele Paganini. Poi è arrivata la prima esperienza in TV: ho ballato al concerto di Capodanno andato in onda su Mediaset. Il cuore batteva all’impazzata, è stato davvero emozionante e l’anno successivo ho fatto il bis. In tempi recenti ho lavorato anche come assistente alla coreografia di Unomattina”. Daniele si avvicina così al mondo racchiuso in quella magica “scatola parlante”, ma lo fa in punta di piedi: “Non è semplice affermarsi negli ambienti televisivi perché c’è davvero molta concorrenza, bisogna farsi strada piano piano. Per ora non ho da lamentarmi; vista la mia età ho un curriculum degno di nota” – ammette senza false modestie.
Televisione sì, ma non ad ogni costo – “L’idea del talent show mi “perseguita” da un po’ di anni, ma non lo farei qui in Italia. Molti cari amici partecipano a questi programmi e sono davvero ottimi professionisti, ma si tratta di un tipo di spettacolarizzazione che non è nelle mie corde. Ora mi concentro su altri progetti. A breve – promette – ci saranno delle novità; ad esempio da fine giugno sarà disponibile in rete un video che sto realizzando insieme ad un coreografo professionista.
Successi e sacrifici – Daniele, poco più che ventenne, ha incassato una lunga serie di successi. Ma senza studio e disciplina non si va da nessuna parte e questo lo sa bene; la sua giornata è scandita dagli impegni. “Ogni mattina sveglia presto e abbondante colazione, poi via a studiare con i grandi maestri professionisti fino all’ora di pranzo. Segue la sessione in sala prove per gli spettacoli televisivi o teatrali oppure il lavoro come insegnante nelle scuole di danza e, per finire, palestra”. Un allenamento quotidiano e tanti sacrifici che però danno i loro frutti. Infatti, la carriera del nostro coresino danzante sembra promettere sempre di più. Vederlo sul palco è uno spettacolo per gli occhi, ma anche una grande emozione; prima di tutto per sua mamma Rita.
“Mi conosce da tanto tempo nelle vesti di ballerino, ma ogni volta che mi guarda danzare lascia sempre in serbo una lacrimuccia per me, ed io a vederla così, puntualmente mi emoziono”. Le lacrime di Rita hanno il sapore di una grande gioia; quella di chi ha saputo credere nei sogni del proprio bambino senza mai tarpargli le ali, incoraggiandolo, giorno dopo giorno, a seguire quelle passioni che lo avrebbero fatto diventare grande.
Una vita da artista a 360 gradi – Non solo danza classica e moderna, ma anche recitazione e canto. Daniele coltiva l’amore per l’arte e lo spettacolo in ogni sua sfaccettatura, interpretandoli come un vero nutrimento per l’anima: “Certe volte – dice – penso a come sarebbe la mia vita senza il ballo o senza l’arte… beh, non saprei proprio immaginarla, senza questo io non so stare”. Già durante quelle serate in Piazza Santa Croce, quando Daniele aveva solo 7 anni, si intuiva che le vesti dell’artista gli si erano cucite addosso come una seconda pelle. Nessun abito preconfezionato, nessuno scarpino messo per costrizione, ma solo la forza di un sogno che riempie il cuore.
ECCO LA PAGINA DI QUI NEWS DEL 10 MAGGIO 2018
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