PASSO CORESE – Di seguito il comunicato inviatoci da “ARTICOLO 1” riguardo alla delicata situazione del Campo Sportivo del Passo Corese Calcio.

La superficialità con la quale l’amministrazione di Fara in Sabina sta gestendo la “questione” intorno al campo “Amerigo di Tommaso” ci colpisce e ci fa riflettere. Per la politica, lo sport e gli impianti sportivi, non possono essere solo una fonte di guadagno o un bene che altri devono mantenere (in questo caso neanche quello), ma devono avere uno scopo sociale.
Il campo “Amerigo Di Tommaso” deve essere al servizio della nostra comunità, è stato realizzato per la nostra comunità, con un fine e cercando di sopperire ad una necessità imminente in quegli anni. Ha visto l’impegno di tantissimi concittadini, tanti dei quali neanche più presenti, a testimoniare un trascorso calcistico, quello della frazione di Passo Corese, sempre vivo e presente.
Difficile per noi dimenticare che esiste, appunto, una società locale (S.S. PASSO CORESE) che deve essere protagonista assoluta nella gestione di un impianto nato con il solo fine di dare ai ragazzi e alle ragazze, alle bambine e ai bambini e agli sportivi tutti, la possibilità di avere una “casa”.

Ad oggi ci troviamo avviliti e molto preoccupati di fronte a ciò che l’amministrazione “Noi Fara” è riuscita a tirar fuori da un bando sbagliato, con un aggiudicatario sbagliato e soprattutto di fronte alla gravissima notizia che i nostri cittadini continuino a pagare bollette e manutenzione dell’impianto, pur non potendo più usufruirne. C’è una storia sportiva da difendere, c’è una realtà calcistica a Passo Corese che ha segnato tanto nella memoria di tutti, che negli anni ha dato moltissimo alla comunità e che è sempre stata non solo una sede sportiva, ma anche un importante “casa” dove la cittadinanza tutta viveva momenti sportivamente emozionanti.
L’imbarazzo nell’apprendere l’evolversi dei fatti dopo la concessione alla società “Valle del Tevere” per la gestione del campo è davvero molta, più preoccupante il silenzio di una maggioranza che, in parte, è protagonista in prima persona nella società calcistica locale.
C’eravamo lasciati con enorme preoccupazioni e lacune dopo l’aggiudicazione dell’impianto sportivo, alla luce delle numerose e gravi inadempienze che sembrano si siano verificate chiediamo l’annullamento dell’atto con cui era stata assegnata la gestione del nostro impianto sportivo e ci auguriamo che la S.S. Passo Corese torni a essere padrona in quella che è sempre stata, in passato, casa propria.
Chiediamo inoltre al gruppo consiliare e alla società S.S. Passo Corese di intraprendere una raccolta firme per far recedere il sindaco e l’amministrazione nel perpetuare in un errore che giudichiamo grottesco e offensivo. La storia calcistica della nostra frazione non può essere ancora calpestata.

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