RIETI – Domenica 22 ottobre presso l’Asd Tennis Club Rieti in via Dupré Theseider si svolgerà la campagna di prevenzione e screening di Reumatologia. “Impugna la Vita – Movimento è Salute” è il motto dell’evento che si aprirà alle ore 10 con la conferenza stampa di presentazione per poi proseguire alle 11 dando spazio a chi ne fosse interessato a effettuare gratuitamente lo screening. L’ALMAR infatti, in simbiosi con medici specialisti, si metterà a disposizione per trattare i 150 disturbi che riguardano 5 milioni di italiani. “Finalmente questo giorno è arrivato – racconta a Qui News Sara Severoni, Presidente ALMAR ONLUS. L’obiettivo è quello di una medicina che si prenda cura del paziente, direttamente con quelle che sono le possibilità delle ASL che andremo a toccare. Si sta aprendo politicamente un tavolo tecnico che coinvolgerà gli specialisti della reumatologia e la nuova rete territoriale. Gli stessi specialisti – aggiunge la Severoni – si sono messi a lavoro per riorganizzare un sistema che sia efficiente e più vicino possibile al territorio e quindi al paziente”.
Innovazioni e scoperte a livello scientifico che offrono strumenti importanti per combattere le malattie reumatiche: “Oggi è possibile profilare direttamente al paziente la cura migliore. Questo permette un fortissimo impatto nella restituzione della qualità di vita. Avviene anche l’applicazione di farmaci biotecnologici che vanno a contrastare l’effetto e soprattutto il danno provocato dall’infiammazione”.
A Rieti quindi verranno effettuati screening gratuiti, con la presenza degli specialisti in grado di dare le informazioni corrette a ogni singolo paziente. All’evento, non mancherà anche l’aspetto sportivo: “Ci sarà anche un momento dedicato allo sport – spiega la Presidente – secondo i principi delle nuove politiche di salute. Il malato deve limitare la propria disabilità attraverso il movimento, la nutrizione, la rieducazione del proprio stile di vita. Non bisogna vivere come persone malate”.
È questo il motto che segue anche la stessa Severoni, affetta da una malattia reumatica, ma che nel corso del tempo ha saputo affrontare: “Poche persone raggiungono un livello di piena consapevolezza che personalmente ho ottenuto grazie all’aiuto di vari specialisti. Ho imparato un altro stile di vita: più regole, giusta nutrizione e il dovermi sacrificare quando la malattia stessa lo richiede. In un certo senso la mia esperienza, è da veicolo per trasmettere tutto quello che ho imparato conoscendo pienamente quali sono le difficoltà quotidiane di un malato reumatico”.