di GIUSEPPE COMELLINI/CIVITELLA SAN PAOLO – A pochi chilometri da Roma, un Paese dal sapore prettamente medievale, incastonato tra le dolci e ondulate colline della Valle del Tevere, è teatro ogni anno, di una fantastica e singolare ricorrenza. Per un paio di giorni, si può essere affascinati da un’atmosfera ricca di sorprendenti e piacevoli eventi. Stiamo parlando della Festa, detta “La Barcana”, che ivi si svolge ogni anno nel secondo weekend del mese di Ottobre. Fantastica e singolare perché la Rievocazione, nel corso del suo svolgimento, indietreggiando nel tempo di vari secoli, si riporta fino al Medioevo. Gli usi e i costumi di quell’epoca, vengono così brillantemente e fedelmente ricondotti al loro antico splendore. Il Paese, vestito a festa con luminarie multicolori, è un pullulare di turisti e visitatori, giunti dai vicini centri e anche da fuori il territorio Civitellese.
Il Castello, simbolo e testimone della millenaria storia dell’antico Borgo dove nelle anguste viuzze sono presenti ancora negozi con manifatture degli antichi mestieri, viene aperto al pubblico per la visita. Dopo aver goduto, dall’alto della sua terrazza, di una spettacolare veduta panoramica su una vasta e verdeggiante Valle dove in fondo, silenzioso scorre l’antico Tevere: si può visitare la sala delle armi, dove esperti illustrano come queste venivano fabbricate e usate nelle guerre. Nella sala della liuteria, si possono ammirare gli antichi strumenti musicali, ed anche qui i visitatori vengono edotti come i liutai producevano questi strumenti, del tutto artigianali, e come accompagnavano le danze in occasione di feste castellane. Per la degustazione di menù tipici dell’epoca medievale, accompagnati dal buon vino locale, vengono riaperte e allestite le Taverne di quel tempo. Ma, “dulcis in fundo” ed al centro di tutte le rievocazioni, indubbiamente la più rappresentativa, è quella della celebrazione del Matrimonio Medievale. Un affascinante corteo in costume storico, composto da giullari, sbandieratori, trampoli, tamburini, musici: partendo dal Castello, apre la manifestazione e sfila lungo le vie del Paese, fino ad arrivare nella Piazza principale, ormai gremita, dove avverrà l’eccezionale rito nuziale.
La folla incuriosita e allettata dall’insolito evento è alla ricerca di un posto più adeguato per godersi lo spettacolo. Ma prima di iniziare la cerimonia vera e propria del Rito, la Piazza viene allietata da una serie di spettacoli dove gli sbandieratori danno il meglio di sé, riscuotendo innumerevoli applausi; lo stesso dicasi per i danzatori, i combattenti con le antiche armi medievali, i giullari, i trampoli, i mangiatori di fuoco e i musici con le loro antiche melodie. Finalmente, in un’atmosfera prettamente medievale, entrano in scena i due protagonisti storici che hanno dato adito a questa attraente e solenne Celebrazione. I loro costumi denotano la bellezza e lo sfarzo dell’epoca. Sono la sposa: donna Letizia Colonna, figlia di Edoardo Colonna, nobile gentiluomo. Lo sposo: Niccolò Tolomei, figlio di donna Altera Rodolfini e di Messer Duccio Tolomei da Pienza, esperto nell’arte delle armi ed avveduto amministratore, amato da tutto il contado di Civitella. Ha inizio così, la cerimonia ufficiale celebrata dal Vescovo di Pienza e zio di Niccolò. Giovanni Tirinnanzi, notaro in Siena, uomo di legge e di integerrima disciplina è l’assistente per le pratiche civili. Sono stati così ripercorsi in Civitella San Paolo quei momenti di rievocazione storica che tanto hanno allietato e arricchito la sua storia. A sera inoltrata, un fantastico spettacolo di fuochi d’artificio saluta tutti coloro che hanno partecipato a questo indimenticabile avvenimento.