di ELEONORA FESTUCCIA/CAPENA – Si chiama Giorgia la giovane capenate di cui il Corriere della Sera ha raccontato recentemente la storia. Una storia che tutti noi abbiamo letto con emozione e ammirazione, immaginandoci per un attimo smarriti, all’alba dei 18 anni, e a come sarebbe stato difficile viverli senza genitori: con una mamma costretta ad allontanarsi per lavoro ed un papà che ha sempre lavorato sodo con grande orgoglio e sacrificio, ma che se ne è andato troppo presto. Giorgia vive a Capena insieme al fratello 25enne, lui lavora tutto il giorno e lei frequenta il liceo linguistico a Roma; la sua quotidianità non è fatta solo di amici, scuola e studio, ma anche di pulizie, lavatrici, pranzi e cene da preparare. Eppure lei sembra affrontare gli ostacoli con il sorriso spensierato e la fragilità dei 18 anni, ma con la consapevolezza e la determinazione di chi ha qualche anno in più. Giorgia si è trasferita dalla Romania 11 anni fa e, con la sua famiglia, finalmente si era ritagliata quell’angolo di serenità proprio a Capena. Abbiamo scelto di viverci dopo aver abitato anche a Morlupo e Rignano perché – confessa a Qui News – ci sembrava uno dei paesi più tranquilli. Ma la sua vita non è fatta solo di Capena, Giorgia fa tutti i giorni avanti e indietro con Roma, è lì che frequenta il liceo con ottimi risultati. Ci chiediamo dove questa ragazza giovanissima trovi le energie per fare tutto: casa, scuola, ma anche lettura e sport.
Amo leggere e giocare a tennis – racconta con entusiasmo, come se fossero proprio le tante passioni a darle una carica in più. Se Giorgia guarda al futuro carica di speranza è anche per gli esempi di vita intorno a lei: ho una mamma molto forte, non si è mai arresa e nonostante tutte le difficoltà ci ha sempre aiutati, lavora in Romania e ci sostiene da lì. E, lo intuiamo, anche il papà deve essere stato un esempio indelebile, più vivo che mai nel suo cuore di ragazza. Forse è davvero questa la sua forza: Giorgia vive qui a Capena, sola con suo fratello, ma la mamma e il papà in realtà sono modelli più vicini che mai. Punti fermi che l’accompagnano nella quotidianità. Ed è proprio dalla madre che un giorno Giorgia vorrebbe tornare.
Mi trovo bene qui, ma – confessa – mi manca la Romania, non ho mai smesso di dire che prima o poi ci tornerò e sono sicura che sarei felice con tutti i miei parenti. Tra dieci anni mi vedo lì, con una grande famiglia e con tre figli; magari due maschi e una femmina (ride, ndr). Per una ragazza così brillante i progetti sono tanti, anche lavorativi: vuole diventare un avvocato, ha già le idee molto chiare perché la passione per la legge la accompagna sin da bambina. Il desiderio di fare questo lavoro nasce da quando ero piccola e vedevo mia sorella studiare sempre per giurisprudenza, leggevo insieme a lei moltissimi libri di diritto e mi affascinavano. E intanto, mentre lei parla, siamo noi a rimanere affascinati da questa giovane grande donna.