TRAMA – Ex scrittore di successo rimasto a corto di idee, Shinoda Ryota tira avanti tra investigazioni private e piccoli espedienti, dissipando nel gioco d’azzardo quel poco che guadagna. Incapace di tenere fede alle sue responsabilità di figlio, marito e genitore, durante una bufera che lo costringe in casa insieme al resto della famiglia l’uomo troverà il coraggio di fare i conti con sé stesso e gli spettri del proprio passato…
COMMENTO – Definito da Koreeda come il suo film più autobiografico, Ritratto di famiglia con tempesta prosegue l’opera di acuto scandaglio delle relazioni umane che costituisce l’autentico marchio di fabbrica del regista giapponese. Calandosi nel contesto di una quotidianità dimessa e priva di sensazionalismi, la pellicola consegna una dolceamara riflessione sull’incertezza del tempo presente, sulla nostalgia per l’infanzia e la paura di un futuro precario, sul fardello delle aspettative tradite e l’ardua impresa di costruzione di una paternità consapevole.
VALUTAZIONE – 3 su 5
TRAMA – Anziano burocrate scopre di essere affetto da un male incurabile. Assalito dal rimorso per un’esistenza giunta troppo presto al capolinea e mai realmente goduta, l’uomo cerca invano l’ottundimento dei sensi fino alla decisione di dedicare i suoi ultimi giorni al sostegno di una buona causa…
COMMENTO – Capolavoro di accorata compassione, Vivere è uno dei massimi traguardi artistici di Kurosawa. Dirigendo con toccante decoro una vicenda dal sapore intimo e il respiro universale, il regista giapponese traccia un lucidissimo, impietoso ritratto della crisi dell’individuo moderno, afflitto dall’isolamento, l’apatia, l’assenza di comunicazione, e della decadenza della società, minata dal logoramento dei legami familiari e civili, l’inerzia amministrativa, il bieco opportunismo della politica. Il risultato è una pellicola non priva di amarezza e tagliente ironia, ma illuminata dalla speranza di un riscatto che, per quanto tardivo, rimane sempre umanamente accessibile e salvifico.